Come valutare l’impatto sanitario e ambientale: concluso il secondo corso nell’ambito di VIIAS

Si è concluso il corso che il Dipartimento di Epidemiologia (DEP) del Servizio sanitario regionale del Lazio e l’AIE (Associazione italiana di epidemiologia) hanno organizzato a Roma nelle giornate dal 9 al 13 febbraio.

“Integrated Environmental and Health Impact Assessment with special emphasis on air pollution (IEHIA)” era il secondo corso promosso nell’ambito del progetto VIIAS e si poneva l’obiettivo di presentare il procedimento di valutazione integrata dell’impatto ambientale e sanitario dell’inquinamento atmosferico attraverso la presentazione ai partecipanti di tre casi di studio su cui lavorare.

Con un approccio multidisciplinare che coinvolge l’igiene pubblica, le scienze sociali e politiche, le scienze dell’ambiente, la pianificazione urbana, l’epidemiologia e la statistica, la IEHIA ha l’obiettivo di tutelare e promuovere la salute pubblica attraverso l’analisi e la stima del potenziale impatto sanitario di progetti e politiche e informare sui possibili rischi chi dovrà prendere le decisioni.

Dopo un’introduzione teorica, gli studenti - sotto la guida, tra gli altri, di Gerard Hoek dell’Institute for Risk Assessment dell’Università di Utrecht, di Kees de Hoogh dello Swiss Tropical and Public Health Institute di Basilea e di Annibale Biggeri del Dipartimento di Statistica dell’Università di Firenze - si sono cimentati con le tecniche di valutazione dell’esposizione basate sul sistema GIS (Geographical Information System), con l’interfaccia AERMOD, strumento essenziale per condurre una IEHIA,  e con il calcolo dell’impatto sanitario.

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