Il biossido di azoto - NO2
Il biossido di azoto a temperatura ambiente si presenta come un gas di colore rossastro, dall’odore forte e pungente. Proviene soprattutto da sorgenti antropiche: emissioni veicolari, impianti di riscaldamento, centrali termoelettriche, processi produttivi.
L’NO2 è irritante delle vie respiratorie e degli occhi; può raggiungere le regioni alveolari e provocare di conseguenza edema polmonare, tosse, riduzione della funzionalità dei polmoni, iperattività bronchiale. Inoltre, il biossido di azoto è in grado di legarsi all’emoglobina impedendo il trasporto di ossigeno ai tessuti.
Il decreto legislativo 155 del 2010 ha introdotto delle soglie limite: la concentrazione massima che si può raggiungere in un’ora, e che non può essere superata per più di 18 volte in un anno, è di 200 µg/m3; il valore limite annuale è invece fissato in 40 µg/m3; si raggiunge la soglia di allarme se per tre ore consecutive viene superata la concentrazione di 400 µg/m3.